giovedì 7 febbraio 2008

Una settimana di calvario

E' iniziato con il taglio di un dito il mio calvario, la mattina del 31 gennaio... La lama di un tagliotto da lavoro mi si infilza nel dito, la ferita è profonda, il sangue zampilla come l'acqua di una fontana... L'ufficio del lavoro sembrava quello della scena del crimine; perdo troppo sangue, inizio a vedere tutto nero e poi a sentire in lontananza con un fischio tremento all'orecchio. Svengo. Mi ritrovo all'ospedale dove una volta ripreso è stata la volta del dolore... del vero dolore. La ferita doveva essere completamente "squarciata" con tanto di bisturi per poter verificare la possibile lesione dei tendini... Ma fortunatamente no, solo una profonda ferita, me la cavo con i punti. Fin qui solo un po' di dolore, un po' di spavento ma nulla di chè, del resto si è trattato un taglio, ma come se non bastasse in agguato c'era qualcosa di più grave che di li a poco stava per colpirmi. Venerdì sera torno a casa, nemmeno troppo tardi, e di solito dato che mia sorella rientra all'alba mi abbandono al computuer, a scrivere, leggere con la notte mia grande ispiratrice... Quel venerdì però sentivo che qualcosa non andava... Un mal di collo che mi impediva di stare seduto, fui costretto ad andare a letto... Sabato mi alzo, stesso mal di collo e in più mal d'orecchio... Un male diverso, strano.. Non sapevo spiegarmelo. Avrò preso freddo ho pensato, e così tranquillamente non ci riflettevo più di tanto, nonostante il fastidio. La sera esco con gli amici, la situazione era sempre la stessa... Collo, orecchio, e in più il mal di testa.. Giuro he erano dolori talmente strani, cioè bastava toccare i capelli che sentivo un male alla cute, ma comunque decisamente sopportabili da non compromettere il sabato sera. Arriviamo così al primo dei giorni cruciali, domenica. Mi sveglio con i soliti dolori, questa volta però molto più forti... Prendo un antiinfiammatorio, ed ero contento che almeno il dito cominciava a non farmi più male. Dopo mangiato sono costretto a tornare a letto, il dolore all'orecchio al collo e alla testa è diventato insopportabile... Mi sveglio nel tardo pomeriggio, mi guardo allo specchio e mi vedo trasformato... La parte destra della mia faccia risulta paralizzata... L'occhio non si chiude più, brucia, lacrima in continuazione, la guancia non ha più tatto, la bocca non si apre più dal lato destro, la lingua è come se fosse sotto anestesia... Insomma, un dramma a cui non riuscivo a credere. Spaventati con mia mamma corro dalla guardia medica che mi manda d'urgenza a Zingonia dal neurologo. Immaginate il mio stato d'animo nel vedermi così, sballottato da un reparto all'altro del pronto soccorso. La diagnosi è chiara fin dall'inizio: paralisi di Bell, una paralisi cranica, ottica di tutto il nervo facciale. Subito vengo sottoposto a iniezioni a base di cortisone per cercare di bloccare la paralisi. Una malattia di cui, ancora oggi, i medici non sanno spiegarsi come curarla effettivamente... Mi dicono che non c'è nulla da fare, che devo seguire la terapia cortisonica e vitaminica assegnata e sperare che il nervo riprendesse le sue funzioni con il tempo. Mi dissero che nell'80% dei casi la paralisi sarebbe regredita spontaneamente con un tempo che varia da paziente a paziente, per il 20% invece sarebbe rimasta permenente. Inizia così la mia settimana d'inferno... Di vero inferno... Occhio tappato, bocca e lingua semiparalizzate, volto e testa coperte perchè devono stare al caldo (un po' come il velo islamico) passo il mio tempo a dormire e pensare... Nient'altro che questo...Paure, angoscie, pensieri: pensi al peggio e vedi i tuoi sogni sfumati, la tua vita cambiata; pensieri che si affollano e ancora una volta ti rendi conto di quanto in questi momenti cresci dentro, di quanto la vita è imprevedibile, il giorno prima a ridere e il giorno dopo ti ritrovi immobile nel letto con il viso paralizzato e con tutto il mondo che ti crolla addosso. Solo con la fede resti aggrappato alla speranza, la speranza seppur nel mio pessimismo che mi accompagnerà sempre, quella speranza che mi fa guardare alla vita con un sorriso. (Anche se di fatto sia psicologicamente che proprio materialmente questa malattia te lo toglie il sorriso). Oggi i primi sintomi di un lento miglioramento: l'occhio libero ancora non si chiude ma non lacrima più, la lingua leggermente riprende la sua energia, riesco a mangiare qualcosa, forse qualcosa si sblocca, forse i primi segnali di speranza di questa malattia che vorrei vedere archiviata per sempre. Non smetterò mai di ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicino in questi giorni terribili, lunghissimi, interminabili che mi hanno aiutato nella speranza, la speranza di quel miglioramento che oggi lievemente ho notato, dimostrandomi il loro affetto, ma soprattutto a capire che loro sono lì, che non sono solo, che insieme ce l'avremmo fatta. E ce la faremo, ve lo prometto... Questa volta sono io a ringraziarvi... Un grazie di cuore, con tutto il cuore, davvero. Oggi nonostante tutti gli "handicap" che devono ancora sistemarsi,(occhio e bocca in particolare) ho visto riconquistato il mio volto. Dai, alla fine 3 sono gli aspetti positivi nel dramma!
1) Settimana di puro relax; niente università, niente lavoro, niente impegnie 1000 problemi di cervello. Penso di aver recuperato le ore di sonno che mi mancavano... Ho pensato per una volta solo a me stesso (alla mia salute), mettendo da parte tutto
2) con l'appetito che non c'era e la difficoltà nel mangiare sono diminuito 6 Kg... Non ce l'avrei mai fatta... da 64 Kg giovedì scorso a 58 Kg oggi
3) Con tutto il cortisone e le vitamine che sto prendendo i miei muscoli si sono rivitalizzati.

Mi dedico, vi dedico questa canzone
Un abbraccione
Manuel


4 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao manu!!Mi dispiace per quello che ti è successo..Non voglio cadere nella banalità perchè qualsiasi parola potrà sembrarti inutile e scontata..
Ti siamo tutti vicini...

ps.riuscirai a guarire non ti preoccupare...

Anonimo ha detto...

ciao manu!!! che mi combini!!! mi dispiace un casino che stai male.. spero e sono sicura che passerà presto... e che tutta qst storia rimarrà solo un brutto ricordo..

mi raccomando guarisci presto ..un bacio kate

Anonimo ha detto...

ciao manu lo so che è da un pò che non ci sentiamo e non parliamo più tanto però cmq sappi che se ti va di palare o cose varie io ci sono..mi dispiace molto..l'unica cosa che posso dirti è che questa paralisi di bell ce l'ha avuta anke mio padre ed è guarito completamente sopratutto grazie all'ago puntura!!!guarisci presto...un bacio!gaia

Anonimo ha detto...

Dai manuele , forza e coraggio;)


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